Durante il ponte dell’Immacolata le visite in provincia di Brescia crescono del 50% rispetto al 2024

Salute e sicurezza sul lavoro – erogazione della formazione
10 Dicembre 2025
IMU, per le imprese alberghiere un conto salato da 837 milioni all’anno
10 Dicembre 2025
Salute e sicurezza sul lavoro – erogazione della formazione
10 Dicembre 2025
IMU, per le imprese alberghiere un conto salato da 837 milioni all’anno
10 Dicembre 2025
Tutte le News

Durante il ponte dell’Immacolata le visite in provincia di Brescia crescono del 50% rispetto al 2024

Sono aumentate del 50,22% le visite nei sei centri storici (Brescia, Desenzano del Garda, Salò, Sirmione, Iseo e Ponte di Legno) monitorati dal sistema Analytics di Confcommercio Brescia durante il 7 e l’8 dicembre 2025 rispetto agli stessi giorni del 2024.

La crescita è stata significativa per Brescia (+50,3%) soprattutto grazie a una maggiore attrattività per i visitatori della nostra provincia passati da poco più di 22.000 a oltre 36.000. Ha fatto molto bene anche Iseo, soprattutto attirando lombardi non bresciani, con un aumento per questo segmento del 145%; fenomeno che si è registrato sul turismo nazionale anche dalle tre località sul Lago di Garda. Ponte di Legno ha potuto sfruttare la stagione invernale iniziata in anticipo rispetto all’anno scorso e, a fronte di una diminuzione degli stranieri, gli italiani presenti durante l’Immacolata sono passati da 68.500 a sfiorare i 112.000“, ha detto il presidente di Confcommercio Brescia, Carlo Massoletti, commentando i dati elaborati dall’Ufficio Studi Confcommercio Brescia.

L’aumento di attrattività turistica della nostra provincia passa anche da un’offerta legata a commercio e pubblici esercizi (bar e ristoranti) che lavorino in sinergia con il settore della ricettività: “Le strutture ricettive, in relazione proprio all’attività che svolgono, a maggior ragione devono lavorare in sinergia con tutto il tessuto imprenditoriale che è presente nel loro territorio. Come Federalberghi e Confcommercio promuoviamo costantemente il dialogo con tutti gli operatori, per una promozione comune che esalti le nostre eccellenze“, ha aggiunto il presidente di Federalberghi Brescia, Alessandro Fantini.

La notizia di oggi del riconoscimento della cucina italiana come patrimonio immateriale dell’umanità dell’Unesco deve spingere il nostro lavoro in questa direzione: esaltare le eccellenze dei nostri ristoranti bresciani, anche quelli all’interno degli alberghi (tra cui sono numerosi anche quelli premiati dalla guida Michelin), per promuovere il territorio e generare una ricaduta positiva su tutte le imprese di prossimità del terziario che operano nella nostra provincia“, hanno concluso i presidenti Massoletti e Fantini.